Il fascismo non si presenta sempre con uniformi nere e parate militari. A volte arriva sotto forma di leggi "per la sicurezza", di propaganda che divide, di parole d’odio che diventano normalità.
Arriva quando si criminalizzano i poveri, si attaccano i diritti delle minoranze, si mette a tacere chi dissente, si riscrive la storia per rendere accettabile l’ingiustizia.
È in quei momenti che bisogna scegliere da che parte stare.
Perché il fascismo non ha bisogno di consenso totale: gli basta l’indifferenza della maggioranza.
Meteor strike in Germany.
The Realms, 2.
"Il primo aprile del 1998 David Bowie era tra gli organizzatori, nello studio dell’artista Jeff Koons, di un elaborato pesce d’aprile. Lo scrittore britannico William Boyd aveva appena pubblicato, proprio grazie a Bowie, un libretto intitolato *Nat Tate: an american artist 1928-1960*, la biografia, con tanto di foto e illustrazioni, di un dimenticato esponente dell’espressionismo astratto newyorchese che, dopo una vita di frustrazioni e di insuccessi, nel 1960 si uccise gettandosi nel fiume dal traghetto di Staten Island. Quella sera nello studio di Koons, alla presentazione di quel libro-rivelazione (con tanto di nota di copertina di Gore Vidal) c’era tutto il bel mondo dell’arte contemporanea di New York e alle pareti c’erano i pochi lavori rimasti di Tate, che aveva bruciato tutte le sue opere prima di uccidersi.
Peccato che Nat Tate non era mai esistito e che quei lavori li aveva fatti lo stesso Boyd con uno stile che mescolava la pennellata decisa di Robert Motherwell ai graziosi ghirigori del Warhol illustratore pubblicitario. La finta biografia dell’inesistente Nat Tate è un libro appassionante e pieno di dettagli sulla sua vita privata e artistica: dal suo alcolismo ai rapporti con critici e galleristi dell’epoca, fino a un fatidico incontro a Parigi con Georges Braque, il padre del cubismo. Quella sera in molti vollero credere che ci fosse davvero un grande artista da riscoprire e alcuni dissero che certo sì, avevano sentito parlare dei disegni di Nat Tate. Mentre Bowie, Vidal, Boyd e i suoi complici se la ridevano."
Ecco uno dei motivi per cui mi piace David Bowie, il suo essere artista a 360° precorrendo i tempi e perculando i critici musicali.
https://www.internazionale.it/opinione/daniele-cassandro/2024/08/28/david-bowie-earthling
Their daddy's cock is the reference to which good girls will refer when they suck other men's cocks.
Even a stray has his guardian angels... Congratulations to the staff...